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La Legge Delega sulla “Non Autosufficienza”, una buona Legge

lombardia

Ora scrivere “bene” i Decreti Delegati e investire le risorse necessarie.

C’è un messaggio che esce forte dal Convegno di CUPLA Lombardia: dopo l’approvazione della Legge Delega: se non si vuole restare alle buone intenzioni serve che sia davvero attuata, serve continuare un percorso condiviso nella scrittura dei decreti delegati e serve l’investimento delle risorse che sono necessarie. E’ stato un convegno molto partecipato dai gruppi dirigenti territoriali delle Associazioni costituenti CUPLA.

Ha aperto e moderato i lavori il segretario operativo di CUPLA Lombardia e coordinatore ANAP Confartigianato Sandro Corti. Ha ricordato commosso la recente scomparsa del coordinatore regionale Vittorio Pellegri. “Chi lo ha conosciuto – ha detto – lo ricorda come una persona appassionata, competente, generosa, che viveva il suo ruolo e la sua responsabilità nella dimensione del “servizio”. I presenti hanno osservato un intenso momento di silenzio.

Corti ha poi illustrato l’obiettivo del convegno: allargare la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza per gli anziani di questa riforma e sottolineato l’importante ruolo svolto dal “Patto per la non autosufficienza” che raggruppa ben 57 soggetti. Con pochi numeri ha tratteggiato la condizione degli anziani oggi nel nostro paese e la rilevanza fra di essi del fenomeno della non autosufficienza. “L’Italia oggi è il paese più vecchio d’Europa e le prospettive prevedono che nel 2050 saranno ben 20 milioni gli over 65.” Ha aggiunto: “Il fenomeno dell’invecchiamento si intreccia con quello della denatalità ed è la prima volta nella storia che vi è una simile situazione” Si è poi soffermato sul “peso” della non autosufficienza: gli anziani non autosufficienti sono circa il 20%, 2 milioni e 900 mila. Ha ricordato che “purtroppo nel nostro paese non c’è stata e non c’è una cultura della programmazione in materia: la Legge approvata si muove (finalmente) nella giusta direzione”.

E’ seguita la relazione base, fulcro del Convegno, del Dott. Cristiano Gori, coordinatore del “Patto” e professore ordinario all’Università di Trento di politica Sociale. Un apporto al Convegno, il suo, lucido e organico. Ha anzitutto riletto il percorso fatto per arrivare alla Legge ed evidenziato il contributo decisivo dato dal “Patto” nella definizione degli assi principali della Riforma. “Tre sono gli obiettivi che abbiamo raggiunto: costruire un settore unitario della non autosufficienza, superando la logica fino ad oggi dominante fatta di politiche frammentate e dispersive e perciò poco efficaci; definito alcuni nuovi modelli di intervento in materia di domiciliarità, residenzialità, universalità, nonché ampliato l’offerta di risposte.” Gori ha poi indicato i passaggi indispensabili che ora ci attendono: la redazione partecipata di “buoni” Decreti delegati da farsi entro gennaio 2024 e quello della messa in campo di adeguati finanziamenti. “La prossima Legge di Bilancio sarà la cartina di tornasole della effettiva volontà del Governo e del Parlamento.” E ha poi aggiunto: “E’ decisivo il lavoro di sostegno che saprà fare l’associazionismo degli anziani, anche interloquendo con le rispettive Regioni”.

E’ seguito l’interessante contributo della dott.ssa Anastasia Gorna, ricercatrice di Secondo Welfare che ha illustrato il quadro europeo in materia e raccontato una esperienza “dal basso” fortemente innovativa per la prevenzione della non autosufficienza, prima che essa sia conclamata. Un progetto di tre Comuni piemontesi che ha coinvolto, oltre che gli stessi comuni, la popolazione locale, con un ruolo attivo delle reti di vicinato, del volontariato e delle associazioni, “antenne sociali” sul territorio. Un progetto mirato agli ultrasessantacinquenni. Si è messo in rapporto l’anziano e gli operatori del servizio, sviluppato azioni per identificare le vulnerabilità e le fragilità e poi attuate azioni di sostegno.

Sono poi seguiti gli interventi dei rappresentanti regionali delle diverse associazioni presenti in CUPLA: Nicefori Franco per Cna Pensionati, Nava Pierluigi per Federpensionati Coldiretti, Carlo Ventrella di ANP Cia, Eugenio Milani di 50&Più Confcommercio, Thomas Vom Stein per Fipac Confesercenti, Antonio Zampredi di Anpa Confagricoltura. E’ emersa soddisfazione per l’iniziativa e l’assunzione di un responsabile impegno a seguire l’iter attuativo della legge. Molte anche le osservazioni rispetto ad alcune criticità del sistema sanitario.

Ha concluso i lavori il coordinatore nazionale di CUPLA Gian Lauro Rossi. Un intervento di largo respiro. Rossi ha colto l’occasione per fare il punto su tanti temi: dal difficile e problematico rapporto di CUPLA con i Sindacati Pensionati confederali, all’importante interlocuzione costruita con la Conferenza stato-Regioni, allo sviluppo di alcuni temi chiave come sono quelli della tutela del potere d’acquisto delle pensioni, dell’invecchiamento attivo, nonché l’impegno a costruire una “Carta dei valori” di CUPLA. Con riferimento al tema oggetto del Convegno ha sottolineato l’importanza e il ruolo fondamentale del “Patto”, alla cui costituzione e al cui sviluppo anche CUPLA, attraverso le sue associazioni, ha dato un convinto apporto.